CREPE NEI MURI: le risposte dei nostri ingegneri a 5 domande frequenti

crepe nei muri

Le crepe sui muri sono delle piccoli messaggi che il nostro edificio ci espone per diversi motivi e avere il parere di un ingegnere strutturista può fare davvero la differenza nella fase diagnostica. Ma quando occorre preoccuparsi? Come fare una corretta valutazione del problema?

Ecco le risposte dei nostri tecnici alle domande più frequenti sulle crepe nei muri:

#1 Come si riconosce una crepa pericolosa e come è meglio intervenire?

Non è facile capire se una crepa (tecnicamente definita fessura o lesione) è pericolosa o meno per determinare se può essere sintomatica di problemi strutturali. Della crepa va osservata la sua data di nascita, quando si è formata? Questo può essere un indice.

Per esempio: se la lesione si è formata a seguito di lavori nel condominio o nella villetta potrebbe essere un sintomo da valutare.

Altro indice sulla pericolosità può essere la dimensione in lunghezza e larghezza (spessore del fessura) se rimane confinata in “linee a grandezza capello” quindi sottilissime ritenerle “normali”. Quest’ultime vanno monitorate anche visivamente se restano “ferme” nella loro lunghezza o si muovono “si estendono”. Se si estendono nel corso dei mesi diventano più indicative.

Questi fenomeni vanno comunque valutati da tecnici esperti e tecnicamente preparati in questo settore ossia ingegneri strutturisti, o tecnici ingegneri/architetti di comprovata esperienza nel campo delle costruzione, si sconsiglia di consultare solo le imprese per ovvi “conflitti” di interessi!

#2 Quali crepe sono sicuramente non strutturali o preoccupanti?

Generalmente nelle strutture realizzate in travi e pilastri con tamponature in laterizio le lesioni che si creano in senso verticale sulla parete in punti localizzati (esempio vicino o prossimità degli angoli della casa) sono dovute alla semplice differenza di dilatazione termica dei due materiali mattoni e calcestruzzo.

Sono altresì irrilevanti ai fini statici  anche le fessure che generalmente si verificano a ragnatela o direzione verticale, quest’ultime sempre che si mantengono  molto sottili (un decimo di millimetro).

#3 Quali sono le principali cause della formazione delle crepe strutturali?

Non è sempre facile capire perché si formi una lesione (crepa) in una struttura e le cause sono molto diverse in funzione della tipologia strutturale, esempio in muratura o cemento armato a telai. Per accertare le cause devono essere condotti studi appropriati da tecnici specializzati in strutture.

Volendo citare alcuni cause possibili possiamo fare un piccolo elenco meramente illustrativo e non esaustivo:

  • Cedimenti strutturali
  • Elementi non progettati per i carichi a cui sono sottoposti in realtà, ossia sovraccaricati (tetto spingente su murature, sopraelevazioni)
  • Lavori realizzati nel tempo e non opportunamente valutati nella loro funzionalità (aperture di nuovi varchi, porte o finestre)
  • Lavori realizzati in prossimità del nostro immobile (che si ricollega al punto 1)
  • Emungimento o movimenti di acqua nel terreno, quali rottura di condutture idriche o fognarie ( che si ricollega la punto 1)
  • Crisi di elementi strutturali danneggiati nel tempo (apertura o spostamento di aperture, attraversamento di condutture in elementi portanti)

#4 E’ possibile prevenire i cedimenti strutturali?

La risposta è dipende.

Assolutamente SI, se essa è causata dall’uomo (quasi sempre!); ad esempio lavori fatti senza aveva una chiara funzionalità statica della costruzione e schemi statici precisi (purtroppo accade molto spesso!) come nel caso di sopraelevazioni, cambio di destinazione d’uso, interventi di ristrutturazioni, lavori fatti vicino al fabbricato in esame, nuovi sviluppi delle vie di comunicazioni.

Assolutamente NO, quando sono fenomeni imprevedibili e di entità superiore quali ad esempio terremoti, urti accidentali di mezzi pesanti, ecc. Anzi in tale circostanza la progettazione strutturale prevede proprio che tali lesioni si formino, quello che deve essere evitato in questo contesto è il crollo o collasso, ma non il danneggiamento.

Nelle norme tecniche che si sono succedute dopo il 1996 si progetta proprio con tale criterio ossia si stabilisce prima qual è il grado di danno (crepe, fessure, ecc) che la struttura può subire nel caso di un evento eccezionale.

#5 Come si può sanare una crepa strutturale?

Tale risposta non può essere data in modo generico. E’ la valutazione del tecnico strutturista a determinare il modo in cui sarà sanata la lesione.

Il professionista, infatti, fornirà un progetto esecutivo di ripristino e/o miglioramento che sanerà la perdita di resistenza, dopo aver condotto delle indagini specifiche sia sui materiali che le tipologie strutturali che si troverà di fronte.

ARTICOLO SCRITTO DA Ing. Gilberto Mastroianni